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Finalmente anche il design si comincia ad assumere le proprie responsabilità e sta entrando in una fase ‘ecologica’.
Attenzione all’ambiente, produzione sostenibile, materiali naturali o riciclati… comincia un nuovo modo di pensare gli oggetti: l’eco-design.
COS’E’ L’ECO – DESIGN?
Davanti alla presa di coscienza dei limiti di un consumismo eccessivo e distruttivo, alla crisi economica globale e ai grandi problemi legati alla limitatezza delle risorse naturali e all’inquinamento mondiale, anche il design comincia a scoprirsi una coscienza ecologica.
E a ripensare il proprio approccio agli oggetti quotidiani.
Si impone una nuova progettazione di beni e servizi, più sostenibile, in grado di produrre senza distruggere, capace di immaginare i prodotti che ci circondano pensando al loro futuro, a quando non serviranno più.
Finalmente si comincia a progettare un uso sostenibile dell’oggetto tenendo in considerazione anche il suo ciclo di vita e prevedendone anche la fine.
In altre parole, questo nuovo approccio vuole limitare con tutti i mezzi possibili l’impatto della produzione industriale di un oggetto di uso quotidiano sul nostro Pianeta.
Per lungo tempo limitato a pochi eco-radicali, la progettazione di un oggetto sostenibile è finalmente diventata qualcosa di serio.
E si provano ad immaginare gli oggetti quotidiani attraverso altri modi di produrli e consumarli, ispirandosi alla natura e rispettandone il funzionamento.
Ora si pensa ad un oggetto, al suo consumo, alla sua forma ispirandosi al più grande designer di tutti i tempi: Madre Natura!
IL FUTURO DEL DESIGN
Più che una tendenza, l’eco-design sta diventando una necessità. I consumatori sono interessati ad un oggetto sostenibile, ma esistono sempre più norme che impongono il rispetto dell’ambiente.
Per esempio, da vent’anni le aziende sono tenute a pagare una tassa sugli imballaggi, sulla base del peso, volume, tipo di materiale e loro riciclo. Questa tassa è utilizzata per co-finanziare la raccolta dei rifiuti.
Così nascono idee ingegnose, ma utili, come ad esempio il recupero dell’acqua grigia del lavandino da usare nello sciacquone.